Virus informatici o malware

5/5

Cosa dobbiamo sapere per non cadere nel tranello

Oggigiorno, il termine “virus informatico”, tecnicamente detto “malware”, è entrato a pieno titolo nel nostro vocabolario quotidiano, specialmente in quello di coloro che utilizzano regolarmente strumentazioni elettroniche o dispositivi tecnologici.
Da ciò si deduce facilmente che essi non hanno bisogno di una spiegazione in merito a questo argomento specifico; che dire, invece, di coloro che non sono così tanto avvezzi all’uso di computer o altri dispositivi? Come si può spiegare il significato, il funzionamento e le modalità per liberarsi di un virus informatico?
Per tutta la durata di questo articolo cercheremo di portare, parallelamente alla guida esplicativa in merito all’argomento malware, l’esempio del termine che dà il nome a questo particolare nemico elettronico, ovvero “virus”, facendo sempre un confronto con il virus biologico, in modo tale da cercare di facilitare il più possibile l’apprendimento.
Partiamo subito!

Cosa sono i virus informatici?

Come spieghereste il significato del termine “virus”?
In scienze, il virus non è altro che un organismo esterno al corpo umano biologicamente progettato per infiltrarsi in esso e attaccarlo dall’interno; questo lo fa superando la barriera protettiva dettata dal sistema immunitario e aggredendo le cellule, compromettendone il funzionamento con il preciso intento di riprodursi.
Questa descrizione vale perfettamente anche per il virus informatico: esso non è altro che un programma tecnologicamente progettato per infiltrarsi nel computer e attaccarne le sue componenti dall’interno; questo lo fa superando la barriera protettiva del PC, ovvero programmi antivirus specificatamente progettati per riconoscere ed eliminare i malware, compromettendo il funzionamento dei dati e delle risorse contenuti nel computer con il preciso intento di riprodursi.
Infatti, esattamente come un virus biologico, il virus informatico è auto-replicante: è in grado, cioè, di creare dei cloni di sè stesso per sdoppiarsi e danneggiare più componenti interne contemporaneamente e, analogamente ad un virus, è molto contagioso.
Abbiamo solo accennato ai danni che un virus informatico può arrecare ad un computer; tuttavia, cerchiamo di vederli più da vicino.

Che danno possono fare i virus?

Ogni virus biologico è diverso dall’altro: ad esempio, il virus dell’AIDS piuttosto che quello dell’ebola o del vaiolo differiscono tra loro anche grazie ai sintomi che ognuno di essi provoca al corpo umano.
Similmente, ogni virus informatico possiede il proprio raggio d’azione ed è in grado di provocare diversi danni nel computer a seconda del suo intento.
I danni più celebri e più riconosciuti sono quelli che portano tramite una carreggiata a 4 corsie verso la perdita totale dei dati del sistema operativo; oltre a ciò, un moderno malware riesce a intaccare la rete internet a cui è collegato il nostro dispositivo, a far malfunzionare la tastiera, il mouse o alcune componenti interne come la scheda grafica, quella audio o, nei casi più gravi, il processore.
Altri virus più specializzati possono attaccare specifiche cartelle o determinati file o documenti, modificandone la struttura o il contenuto.
Infine, alcuni virus hanno il potere di infiltrarsi nel sistema operativo e danneggiarlo, causando malfunzionamenti nell’accensione del computer o facendolo avviare in maniera decisamente rallentata.
Ma chi sta dietro ai virus informatici e perché essi vengono creati?

Chi crea i virus e perché?

Nel corso della storia, ci sono stati numerosi casi di fabbricazione biologica di virus in laboratorio: ad esempio, alcuni medici sono riusciti a ricreare il virus del vaiolo, lo stesso che aveva spazzato via oltre 300 milioni di persone nel XX secolo, allo scopo di cercare di studiarlo e di debellarlo, migliorando il vaccino.
Oggi, purtroppo, le motivazioni dietro la creazione di virus informatici sono molto meno benefiche: di solito, dietro ad essi ci sono hacker o vere e proprie organizzazioni cybercrime composte da criminali informatici i quali si scervellano per creare nuove armi elettroniche capaci di diffondere il caos nei sistemi informatici o di far perdere centinaia, se non migliaia, di dollari o di euro per cercare di distruggerli.
L’acheraggio informatico, ovvero l’attività di compromissione di specifici circuiti elettronici, è sempre più di moda e volta a manipolare psicologicamente le vittime: ecco perché si parla sempre di più di acheraggio mentale!
A questo punto ci chiediamo: quanti tipi di virus esistono ad oggi?

Quanti tipi di virus ci sono?

Esattamente come i virus biologici sono classificati secondo la classe, l’ordine, la famiglia, il genere e la specie, anche i virus informatici possono essere suddivisibili a seconda del loro operato o della destinazione alla quale mirano.
Una prima classe di virus è quella del settore di avvio, i quali hanno il preciso scopo di infettare le procedure d’avvio del sistema, paralizzandolo o bloccandolo del tutto.
Un’altra classe di virus è quella ad azione diretta, progettata per passare attraverso il computer rilasciando in esso la sua copia prima di autodistruggersi. Questa tipologia di virus è la più frequente e diffusa, ma contemporaneamente la più facile da eliminare.
Una terza tipologia è rappresentata dai virus residenti, ovvero virus che si stabilizzano nella memoria RAM nella quale proliferano e si barricano per affrontare i contrattacchi, provocando danni in maniera molto lenta e sorniona.
Esistono anche i virus multipartiti, ovvero con capacità di diffusione doppia, oltre che quelli polimorfici aventi diverse forme per sfuggire all’individuazione e i virus macro, contenuti in programmi largamente usati dall’utente.
Una delle domande principali è: come si può prevenire e come ci si può difendere dall’attacco di un virus informatico?

Cosa devo sapere e cosa devo fare per prevenire e difendermi dai virus?

La lotta ai virus biologici passa anche da una buona prevenzione: nella pandemia da Covid-19 abbiamo riscoperto l’importanza di lavare frequentemente le mani, toccarsi il viso il meno possibile, rispettare il distanziamento sociale o l’uso delle mascherine.
In modo analogo, anche nella battaglia contro i virus informatici le norme di prevenzione sono fondamentali: innanzitutto, è bene avere un buon antivirus, prima linea di difesa contro i malware.
Nonostante in rete esistano numerosi antivirus totalmente gratuiti, i migliori restano quelli a pagamento, in grado di fornire una protezione più estesa e più capillare.
Oltre all’antivirus, si possono mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti durante la navigazione in internet: ad esempio, fare attenzione ai collegamenti sui quali si clicca o agli allegati mail.
Inoltre, è importante fare attenzione a messaggi pubblicitari che spingono a cliccare su determinati link, spesso con la dicitura “Il tuo PC è stato infettato: clicca qui per risolvere”; nella maggioranza dei casi, tali messaggi celano virus informatici pronti ad assaltare il proprio dispositivo.
E se si è già entrati in contatto con un virus? Come si può riconoscere l’avvenuta infezione?

Come riconosco di aver preso un virus?

Come riconosciamo di aver contratto il banale virus del raffreddore?
Sicuramente iniziano i primi colpi di tosse, i primi starnuti, i primi pizzicori alla gola, nonché sensazione di naso chiuso o di difficoltà nel parlare.
Analogamente, anche l’infezione da virus informatico è riconoscibile: un primo passo in questo è rappresentato ancora una volta dall’usare l’antivirus per scansionare regolarmente il sistema alla ricerca di tracce di un’eventuale infezione.
È importante tenerlo sempre aggiornato e quotidianamente attivo, esattamente come una sentinella.
Inoltre, se il computer inizia a diventare instabile, se alcuni documenti iniziano ad essere danneggiati senza una precisa motivazione o se di punto in bianco alcuni file si sono dissolti nel nulla senza il minimo tocco, probabilmente si è oggetto di un attacco da parte di un virus.
Un’altra chiara avvisaglia potrebbe essere quella secondo la quale alcune applicazioni o alcuni programmi si chiudono automaticamente subito dopo l’avvio; in quel caso, è bene immediatamente scansionare il PC tramite l’antivirus.
Come debellare del tutto il virus che sfortunatamente è entrato nel computer?

Cosa posso fare per liberarmi da un virus informatico?

Indipendentemente dal livello di infezione o dalla gravità dei sintomi, un virus biologico, come quello del raffreddore, può essere debellato tramite specifici trattamenti terapeutici atti ad eliminarlo completamente dall’organismo.
In maniera simile, anche un virus informatico è eliminabile tramite, innanzitutto, ancora il nostro caro e amato antivirus, unico strumento di fiducia in grado di rilevare ed eliminare il virus in modo definitivo.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di ripristinare o reinstallare tutti i file o i programmi danneggiati previo il backup, ovvero il salvataggio di tutto quello che si sta per eliminare.
Comunque, la miglior battaglia resta la prevenzione, la quale passa dal mantenere aggiornato l’antivirus e dall’effettuare scansioni del sistema regolari, con la sicurezza che, nel caso esso dovesse trovare l’attacco informatico da parte di un virus, è assolutamente in grado di dapprima spostarlo in quarantena e poi distruggerlo senza mezzi termini!


Condividi